Sabato 16 Marzo 2024 ore 21
Auditorium Scuola di musica Dedalo
Iri da iri ensemble
Alessandra Aitini, flauto
Francesca Alleva, oboe
Marco Sorge, clarinetto
Gianmarco Canato, fagotto
Elisa Giovangrandi, corno
Elena Brunello, pianoforte
A. Roussel Divertissement op. 6 per pianoforte e quintetto di fiati
M. Ravel Ma mère l'oye per quintetto di fiati (arrangiato da Joachim Linckelmann)
J. Ibert Trois pièces brèves per quintetto di fiati
F. Poulenc Sextet per pianoforte e quintetto di fiati
Nel pomeriggio alle 17:30 il concerto sarà preceduto da un appuntamento dedicato ai bambini dai 5 anni in su in cui i musicisti presenteranno i loro strumenti tramite dimostrazioni e brevi ascolti.
Scuola di Musica Dedalo vi invita al prossimo appuntamento di Musica In Scena che si terrà il 16 marzo alle ore 21.00 nel nostro Auditorium.
Un programma a geometrie variabili fresco e divertente per giocare con gli strumenti della famiglia dei fiati abbinati ad un virtuoso pianoforte.
Il sipario si apre con Roussel, noto didatta, considerato uno dei più significativi autori francesi del primo Novecento e sul suo Divertissement op. 6 per pianoforte e quintetto di fiati, un'opera effervescente caratterizzata da una lussureggiante scrittura pianistica contornata dalle dissonanze create dai fiati.
Per la stessa formazione Francis Poulenc scrive nel 1932 il Sextet, un brano nel quale la timbrica di ogni singolo strumento viene messa in risalto.
Diviso di tre movimenti, alla vitalità dello slancio dell'Allegro vivace d'apertura si contrappone un Divertissement (Andantino) dal carattere pacato e sognante. Il movimento conclusivo, in forma di rondò, ricorda lontanamente alcuni dei motivi dell'Allegro iniziale, del quale sviluppa i cenni scherzosi e umoristici, oltre che malinconici.
La malinconia è certamente uno dei tratti caratteristici della celebre composizione Ma mère l'oye di Maurice Ravel presentata in questa bella trascrizione per Quintetto di fiati di Joachim Linckelmann.
Originale per pianoforte e poi trascritta dal compositore stesso nel 1911 per piccola orchestra, Ma mère l'oye, è una piccola raccolta di cinque pezzi infantili ispirati ai racconti di Perrault, di Madame d'Aulnoy e Madame Leprince de Beaumont.
La Bella addormentata dorme al placido ritmo di una pavana, Pollicino è colto nel momento in cui non trova più la sua traccia di briciole nel bosco, Laideronnette, imperatrice di un'esotica terra di sogno, si spoglia per il bagno, una Bella incantevole e una Bestia dalla voce profonda, un giardino fatato, ricco di semplici ma incredibili bellezze.
Completa il programma Trois pièces brèves di Jacques Ibert, proveniente da musica scritta per il teatro. Alla conclusione dello spettacolo teatrale originale, Ibert scelse tre brani e diede loro vita propria, senza però modificarne la strumentazione originaria; per motivi di spazio e di budget, aveva infatti scritto le musiche di scena per un quintetto di fiati. Anche se la partitura da camera non dipende più dal teatro, essa rispecchia comunque lo spirito della commedia che narra le avventure di due gentiluomini squattrinati in cerca di una ricca ereditiera da sposare. I tre brani hanno in comune la trasparenza e la freschezza della scrittura e l’eleganza melodica. Ibert sa anche sfumare delicatamente i colori, facendo dialogare gli strumenti in maniera magistrale.
Biglietti: sera ingresso a 5 euro, omaggio fino ai 16 anni
Pomeriggio ingresso libero con prenotazione obbligatoria a