Christmas Cookin'

Il prolifico mercato delle musiche natalizie ogni anno ha spazio non solo per le riedizioni dei classici ma anche per nuove composizioni. Parlando di jazz, genere adatto a uno spirito natalizio da focolare domestico piuttosto che alla roboante festosità dei centri commerciali, c’è un alto rischio di ripiegare su compilation banali. Per questo vi proponiamo un album al di fuori dai classici intramontabili. 
Christmas Cookin’, registrato nel 1964 dal virtuoso organista jazz Jimmy Smith come Christmas ‘64, e ripubblicato nel 1966 mostra come il Natale non debba necessariamente essere tutto zuccheri e lucine. L’atmosfera ispirata da questo album è del tutto inusuale. La montagna innevata diventa sede di rocamboleschi inseguimenti d’auto lungo strade ghiacciate, il tradizionale brindisi di mezzanotte per festeggiare il Natale non viene fatto in accoglienti case con il caminetto ma in seminterrati fumosi e con il whisky,  le tradizionali partite a tombola vengono regolate a colpi di revolver. Rolling Stone afferma che questo disco sia «a metà tra il Polo Nord e Memphis»
L’album, composto da 8 tracce tra cui spiccano alcuni classici natalizi come “God Rest Ye Merry Gentlemen”, si è arricchito nell’edizione del 1992 di due bonus tracks: “Baby, It’s Cold Outside” (Frank Loesser) e “Greensleeves” (Traditional).

God Rest Ye Merry Gentlemen dall'album Christmas Cookin' di Jimmy Smith

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